



Nell'800 i capiscuola del realismo furono i romanzieri Stendhal e Honore de Balza in Francia e Charles Dickens in Inghilterra, attivi soprattutto negli anni 30 e 40.
Il romanzo realista punta alla descrizione della nuova società industriale, alla rappresentazione oggettiva e concreta della realtà.
Il narratore è onnisciente, in 3 persona, commenta e giudica le azioni dei personaggi.
Continuatore e innovatore del realismo fu Gustave Flaubert che, con il suo capolavoro, Madame Bovary(1857), introdusse tecniche quali: la focalizzazione interna(il narratore dice solo quello che sa il personaggio di cui adotta il punto di vista) e il narratore impersonale che, superando l'uso del narratore onnisciente avviarono il romanzo verso le nuove sperimentazioni sul Naturalismo e del Verismo.
La narrativa di Flaubert descrive i costumi della piccola borghesia di provincia e a maggior oggettività rispetto al Realismo.
Gli scrittori naturalisti si concentrarono si cambiamenti e sulle dinamiche sociali della Francia della loro epoca prendendo posizioni dinamiche sociali della Francia della loro epoca prendendo posizione contro l'ingiustizie le diseguaglianze e le sofferenze create dall'industrializzazione.
Il romanzo naturalista si concentrava sulla rappresentazione delle classi umili per mostrare il degrado prodotto dall'industrializzazione.
Il metodo scientifico è applicato alla letteratura, da notare l'impersonalità dell'artista-scienziata.
I principali autori naturalisti sono i fratelli Goncourt, autori di Gerninie Lacerteux, romanzo che applica la politica, illustrata nella prefazione, secondo cui l'opera letteraria deve essere un documento della realtà.
Il romanzo deve essere vero anche se turba o sconvolgente il lettore; deve raccontare fatti raccolti dalla strada, dalla vita reale;
Deve dare dignità letteraria alle miserie degli umili e dei poveri.
I fratelli Goncourt promossero una letteratura di impegno morale e civile.
- Emile Zola massimo esponente e teorico del naturalismo e del romanzo sperimentale secondo cui lo scrittore-scienziato deve rappresentare i fatti in base ad una logica causa-effetto.
Zola nel 1880 pubblicò "il romanzo sperimentale", una raccolta di scritti teorici sul naturalismo.
Il romanziere deve far proprio il metodo sperimentale delle scienze fisiche per applicarlo ai fenomeni morali e spirituali; deve osservare i caratteri e i comportamenti degli individui, imprecisi contesti ambientali in modo che il romanzo diventi "il verbale di un esperimento";
Deve essere totalmente impersonale, senza far trasportare le proprie opinioni e i sentimenti; deve contribuire al miglioramento della società (in questo senso si parla di funzione sociale della letteratura).
- Gusy de Maudassant che riprende il narratore impersonale di Flaubert ma non i principi marcatamente positivisti e scientifici di Zola adottando temi e situazioni vicine al fantastico e al macabro:
•grande attenzione per la realtà contemporanea e in particolare per le classi umili vittime della società industriale e del processo di urbanizzazione.
•mira a raffigurare la realtà applicando i metodi delle scienze naturali.
•intende studiare individui in stretta relazione all'ambiente sociale.
•ho fiducia nel progresso delle classi subalterne, grazie anche all'impegno morale e civile degli uomini di cultura.