

Il Verismo

In Italia le idee positiviste e la poetica del Naturalismo ebbero una grande risonanza.
Il Verismo dunque è la declinazione italiana del Naturalismo francese.
I principali scrittori italiani apprezzarono molto l'opera di Zola, è la rappresentazione critica dei mali e delle contraddizioni della società francese.
Dalle suggestioni dei romanzi Zoliani sorse cosi il movimento del verismo.
Suo principale centro di diffusione fu Milano.
I maggiori esponenti del verismo tuttavia furono meridionali.
Nel sud si riscontrarono infatti in maniera più macroscopica condizione di arretratezza e di degrado che i veristi volevano narrare.
L'economia italiana era ancora prevalentemente rurale, perciò l'attenzione dei più grandi romanzieri veristi, tutti di provenienza siciliana, si concentrò sul mondo dei poveri contadini che vivevano nell'arretrato sud.
I principali autori veristi sono:
1)Luigi Capuana, il primo teorico del verismo.
Come scrittore adotta la tecnica del narratore impersonale, ma più volte cede a descrizioni pittoresche e a temi fortemente drammatici.
Seguire il carme dell'impersonalità vuol dire eliminare il narratore e i suoi giudizi dalle vicende raccontate affinché i fatti giungono al lettore privi di qualsiasi meditazione.
2)Giovanni Verga, fu il caposcuola e il maggiore esponente della nuova tendenza letteraria.
Oltre ai romanzi maggiori e alle principali raccolte di novelle, scrisse alcuni importanti manifesti programmatici.
3)Federico De Roberto, accolse il principio della rappresentazione oggettiva integrandola però con l'indagine psicologica dei personaggi.
Solo nel suo capolavoro "I vice re" in cui si narrano le vicende di una nobile famiglia siciliana sullo sfondo degli avvenimenti che portarono all'unità d'Italia riuscì a raggiungere un buon equilibrio fra queste tendenze.
Il Verismo italiano accoglieva e rivisitava l'insegnamento di Zola soprattutto le idee e l'ambientazione.
Il romanzo verista non è animato dalla volontà di contribuire alla formazione di una coscienza sociale come era il romanzo Naturalista.
La scena quindi del romanzo verista è quello di approdare ad una scienza del cuore umano, rappresentando la realtà così com'è.
Alla concezione ottimistica dei naturalisti dei naturalisti francesi subentra una visione del profondamente pessimistica della vita.
Non è possibile quindi cambiare la società mediante la letteratura.
Il romanzo Naturalista è caratterizzato dall'ambiente urbano e industriale, dal proletariato urbano e dai bassifondi di Parigi; il romanzo Verista, invece, dall'ambiente rurale, misero e arretrato del meridione italiano.
Nel Naturalismo la letteratura ha una funzione sociale (lo scrittore può contribuire o migliorare la società); nel verismo la visione della realtà è pessimistica e statica (lo scrittore non può influire sulla società).
La letteratura Verista accetta il determinismo Naturalista ma considera anche i fattori culturali e psicologici.